Tskaltubo (in georgiano: წყალტუბო) non faceva parte dei nostri piani in Georgia ma abbiamo deciso di includere nel nostro itinerario questo posto storicamente rilevante dopo averne sentito parlare durante il nostro trekking a Svaneti. E ne è valsa davvero la pena!
Si tratta, infatti, di un centro termale situato nella parte centro-occidentale della Georgia ed è famoso per le sue fonti minerali. Nel 1920 il territorio di Tskaltubo divenne proprietà dello stato e assunse il ruolo di centro balneare. La costruzione dei bagni iniziò nel 1926 e nel 1931 un decreto emesso dal governo della Repubblica Sovietica della Georgia denominò ufficialmente Tskaltubo centro termale e balneare.
Nel 1953, durante il periodo sovietico, la cittadina divenne un importante centro termale. In diversi anni, furono costruiti 19 tra sanatori e pensioni, nove bagni e delle strutture ricettive. Tskaltubo era solita ricevere circa 125,000 visitatori all'anno, incluso Stalin. Quest'ultimo, infatti, originario di Gori, una cittadina non lontana da Tskaltubo, aveva la sua vasca privata nella Bathhouse 9 (bagno n. 9).
Oggigiorno le strutture termali ricevono solo circa 700 visitatori all'anno e, dal 1993, la maggior parte dei sanatori è stato adibito ad ospitare alcuni dei 9000 rifugiati, principalmente donne e bambini, costretti ad abbandonare le proprie case a causa del conflitto etnico in Abkhazia.
Noi siamo stati parte di quei 700 visitatori annui! Non abbiamo usufruito delle terme perché decisamente fuori budget per noi, ma siamo andati a farci fare un bel massaggio in una delle strutture ristrutturate, che sono effettivamente molto lussuose.
Comunque, il nostro scopo principale era vedere le strutture abbandonate sparse per il parco e la cittadina. Purtroppo alcune di queste non sono più accessibili in quanto sono state acquistate da privati (una di queste è il famoso Hotel Iveria). Per fortuna, però, altre sono accessibili e facili da trovare, basta solo camminare nel grande parco centrale e si vedono facilmente. Abbiamo visitato la Bathhouse 8 (rotonda e molto suggestiva), l' Hotel Savane (sulla strada principale di fronte al parco, c'è su maps.me), la Bathhouse 5 (non presente su maps.me, ma si trova nel parco di fronte all'Hotel Savane), e un altro edificio che non ha un nome ma si trova facilmente camminando lungo il canale andando in direzione dell'Hotel Savane e aspettandolo sulla destra. Ci sono altri edifici nei parchi attorno al parco principale ma, come detto, sono ora case occupate; abbiamo camminato nei pressi di alcune di queste ma in modo molto discreto, cercando di non sembrare degli intrusi.
Hotel Savane Bathhouse 5 Bathhouse 5
La nostra permanenza a Tskaltubo è stata deliziata dall'ospitalità che abbiamo trovato presso Nunu’s Guesthouse , ci siamo davvero sentiti a casa! Nunu (la nonna) e sua figlia sono adorabili e premurose, mentre sua nipote è disponibile al telefono per parlare inglese e risolvere qualsiasi questione. Noi abbiamo parlato con lei per organizzare la cena alla guesthouse e siamo finiti ad accettare un tè di benvenuto contornato da numerosi manicaretti dolci e salati e, la sera, una cena ricca di prelibatezze tipiche della Georgia!
Alla Guesthouse c'era anche Jessica, un'adorabile cagnolina di un anno. Sebbene abbia abbaiato per quasi tutta la notte, era molto carina e ci è dispiaciuto molto non salutarla quando siamo andati via. Pensiamo infatti che fosse uscita dal cancello lasciato aperto dagli altri ospiti.. ci si è spezzato il cuore a vedere Nunu che fingeva di stare bene mascherando la sua reale preoccupazione.
Dopo aver lasciato la guesthouse con rammarico e preoccupazione, ci siamo diretti a piedi verso la rotonda principale del paese per prendere una marshrutka (pulmini condivisi) per andare a Kutaisi, e poi da lì a Tbilisi. Dopo pochi minuti (intorno alle 10 del mattino) abbiamo visto avvicinarsi una marshrutka con scritto Tbilisi. Ci siamo sbracciati e si è fermata per farci salire. Prima di partire effettivamente per la capitale, però, è passata un'altra ora durante la quale siamo andati casa per casa a recuperare le persone che, presumibilmente, avevano prenotato il servizio non si sa bene quando! Il viaggio è passato tranquillo e dopo circa 5 ore siamo arrivati alla stazione degli autobus di Didube (c'è anche la fermata della metro che porta in centro città). Abbiamo pagato i nostri 12 lari a testa per il servizio, salutato i nostri compagni di viaggio, e ci siamo diretti verso il centro della capitale!