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Cos'è la Via della Seta?
Con il termine Via della Seta (o Vie della Seta) si intende una rete di rotte commerciali che collegavano l'Oriente e l'Occidente e che furono fondamentali per le interazioni economiche, culturali, politiche e religiose tra queste regioni dal II secolo a.C. al XVIII secolo. Il nome "Via della seta" è in realtà abbastanza recente: fu coniato infatti dal geologo tedesco Baron Ferdinand von Richthofen a metà del XIX secolo.
Viaggiare lungo le Vie della Seta poteva richiedere molti anni, insieme a molte difficoltà e ostacoli. I viaggiatori avevano bisogno di un posto dove mangiare e dormire, ed è per questo che furono costruiti i caravanserragli Questi divennero centri fondamentali non solo perché fornivano un'opportunità per mangiare bene, riposare ed essere al sicuro, ma anche per scambiare merci, commerciare con i mercati locali e acquistare prodotti locali, e per incontrare altri mercanti.
La rete di caravanserragli si estendeva dalla Cina al subcontinente indiano, all'Iran, al Caucaso, alla Turchia e fino al Nord Africa, alla Russia e all'Europa orientale, molti dei quali si possono trovare ancora oggi.
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I caravanserragli e le città lungo le Vie della Seta divennero anche centri di cultura e di apprendimento.I mercanti e la popolazione locale ebbero la possibilità di scambiare conoscenze, idee, culture, credenze. Quindi, non solo la seta e molti altri beni e merci, ma anche l'arte, la letteratura, l'artigianato e le tecnologie furono condivisi e portati nelle terre d'origine. Bisogna però ricordare che lungo le vie della seta si diffusero anche malattie, in particolare la peste, e uno dei commerci più fiorenti su quello degli schiavi .
Viaggiare via terra lungo le Vie della Seta significa ancora oggi scoprire nuove culture, arte e artigianato, incontrare persone e condividere idee, vedere terre diverse, assaggiare cibi particolari, correre rischi. Sicuramente ci vuole tempo, ma ne vale davvero la pena.
Il nostro percorso
Abbiamo viaggiato via terra lungo la Via della Seta per cinque mesi nel 2019. Siamo andati da Milano per Pechino e poi da Pechino a Mosca via Ulanabaatar, e infine siamo rientrati a Milano.
Ci siamo spostati usando treni, bus, marshutka (minibus), taxi collettivi e facendo l'autostop; non abbiamo mai preso aerei. Abbiamo sempre pensato che "se le persone locali si sono sempre mosse via terra, avremmo potuto farlo anche noi". E così abbiamo fatto, condividendo sia gli aspetti positivi che quelli negativi, ovviamente.
Abbiamo imparato tante cose nel corso del nostro viaggio, ma questa è una delle più importanti perchè si può mettere in atto anche nella vita frenetica di tutti i giorni:
“La marshutka passerà. Non si sa quando, ma passerà!"